Indice degli argomenti

  1. Perchè fare divulgazione scientifica?
  2. Vivisezione
  3. Medicine "alternative"
  4. Pseudoscienza e Medicina
  5. Piccola biblioteca dalla parte della ragione
  6. Un'altra risorsa su Internet: il newsgroup it.scienza.medicina

1. Le ragioni di questo sito.

C'è bisogno di fare divulgazione scientifica? In Italia la cultura scientifica è percepita in modo distorto tanto dalla gente comune che dalla classe dirigente del paese. Quello che se ne coglie è l'aspetto "tecnico", utilitaristico, che fa uso di strumenti che in realtà hanno una efficacia "magica", che non viene veramente compresa. Capire "perché" la tecnologia funziona è già un passo avanti per comprendere razionalmente il mondo che ci circonda, ma non basta. Quello che conta è rendersi conto delle profonde implicazioni esistenziali che una vera comprensione della conoscenza e dei metodi di conoscenza scientifica comporta. E forse anche il minuscolo contributo che puoi leggere in questo sito può aiutare a fare un piccolo passo nella direzione giusta; in alternativa, nomi illustri del mondo scientifico italiano hanno firmato un manifesto che fotografa il triste stato della cultura e della informazione scientifica in Italia e rivendica una nuova e consapevole dignità e libertà per la Scienza.


2. Capire il perché della sperimentazione animale.

Sul Web esistono moltissimi siti ove gli attivisti dei movimenti cosiddetti "antivivisezionisti", animalisti ed ecologisti fanno sentire la loro voce, pretendendo la completa abolizione di ogni forma di sperimentazione sugli animali. Sulla rete è anche possibile trovare molti riferimenti a istituzioni scientifiche, mediche, universitarie, ove è possibile reperire documenti ove si discute la validità etica e scientifica dell'impiego degli animali nella ricerca biomedica e si forniscono informazioni sulla sperimentazione animale. Per moltissimo tempo, tuttavia, il Web ha brillato per la completa assenza di documenti in lingua italiana che divulgassero e spiegassero le ragioni della Scienza. Per fortuna oggi le cose stanno lentamente cambiando, e di fronte al fondamentalismo e all'irrazionalismo di certa comunicazione animalista è più facile trovare voci capaci di dare una informazione razionale e non emotiva, in lingua italiana, su questo dibattuto argomento (puoi dare un'occhiata alla sezione "Collegamenti interessanti" . Questo sito è nato perchè nel 1997 non esisteva neanche un documento italiano che parlasse della sperimentazione animale dal punto di vista della scienza: e così, con una esperienza di molti anni di confronto con le tesi degli animalisti, decisi di dare un mio piccolo contributo al dibattito. I due documenti originale di allora sono cambiati ben poco, perchè, nonostante siano trascorsi ormai quasi quarant'anni dai miei primi dibattiti con gli animalisti, le obiezioni mosse alla sperimentazione animale sono sempre le medesime (e questo potrebbe essere accettabile se si esamina la questione solo da un punto di vista etico, ma intollerabile e assurdo se si vuole attaccare la sperimentazione da un punto di vista scientifico).
Se non fosse sufficientemente chiaro, negli articoli che seguono non si vuole difendere la "vivisezione" ad ogni costo, ma si vogliono dare alcune delle giustificazioni in base alle quali i ricercatori e gli scienziati di tutto il mondo non ritengono di poter abbandonare completamente la sperimentazione sugli animali.
Potete consultare tre documenti: il primo ha una impostazione prevalentemente etica, mentre il secondo esamina la questione da un punto di vista più prettamente scientifico. C'è anche un terzo documento che esemplifica il quadro -per la verità desolante- del confronto con gli animalisti. Siete liberi di riprodurre interamente o parzialmente il contenuto di tali documenti, e di diffonderlo come e quando meglio credete, a condizione di citare sempre la fonte e l'Autore.
La lotta contro la "vivisezione" spesso si trasforma, per gli animalisti, in una guerra contro la farmacologia, accusata di aver provocato, in luogo di benefici per l'umanità, morte e sofferenze. Esiste una vera e propria "mitologia" degli animalisti, che diffondono false leggende sui farmaci e la ricerca farmaceutica.
In tempi più recenti abbiamo avuto modo di leggere anche riflessioni più pacate sull'argomento. Si tratta pur sempre di tesi animaliste, sebbene "travestite" in modo da simulare equidistanza tra gli argomenti degli antivivisezionisti e la realtà della ricerca scientifica. Poichè in più di un punto tali documenti si riferiscono direttamente o indirettamente ai miei scritti pubblicati su questo sito, ho ritenuto di dedicare qui uno spazio ad un commento.


3. Le terapie alternative sono davvero utili?

Le cure "dolci" vanno di moda. Molte persone sono alla ricerca di una terapia "altra", che promette salvezza ma anche calore umano, guarigione e comprensione. Le terapie alternative fanno questa promessa, ma è una promessa da marinaio: non possono garantire la guarigione, se non per quelle malattie che già di loro guariscono spontaneamente, ma "coccolano" il paziente con attenzioni di cui certi medici (non tutti, però!) non sono più capaci. Sul tema le medicine alternative, che per certi loro aspetti rappresentano una struttura con interessi commerciali ed economici rilevanti, continuano a propinare bugie alla opinione pubblica senza timore di smentite: chi si rivolge all'alternativo e crede di averne tratto giovamento è prontissimo a battere sulla grancassa della propaganda, mentre i più, che patiscono gli insuccessi delle pratiche non convenzionali, preferiscono tacere, affinchè al danno subito non si aggiungano anche le beffe. Ho chiesto ad un collega di spiegare perchè la gente si rivolge alle medicine alternative; ed io stesso ho scritto qualcosa in proposito, ma forse la domanda da fare è un'altra: sono veramente efficaci? Su quali presupposti si basano?
Potete consultare un esauriente articolo sulla omeopatia dei professori Giovanni Federspil e Cesare Scandellari, della Facoltà di Medicina dell'Università di Padova, che hanno gentilmente acconsentito alla riproduzione su questo sito di un loro scritto, originariamente pubblicato sulla rivista "Federazione Medica", organo della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. In questo magistrale ed interessantissimo articolo l'omeopatia è esposta in quelle che sono le sue origini, le sue teorie, i suoi presupposti, i suoi metodi, ed analizzata e valutata in dettaglio.
Potete anche leggere la vera storia della memoria dell'acqua, un vecchio "cavallo di battaglia" dei sostenitori dell'omeopatia.
Una ricca serie di documenti critici sull'omeopatia può essere reperita sul sito del CICAP, che creato un vero e proprio punto di riferimento sull'argomento.
Spesso ci si rivolge alla fitoterapia, ritenendo che le cure con le erbe "naturali" siano efficaci e poco o nulla dannose; ma è proprio così? Ad esempio, è certo che una panacea frequentemente propagandata sulla rete, l'Aloe vera, può avere effetti tutt'altro che benefici. Dell'argomento si è occupata anche una trasmissione televisiva del canale satellitare Sky TG-24, MiaEconomia Week, che nella puntata del giorno 8 maggio 2005, nella quale sono intervenuto, si è occupata di erbe, tisane e medicine naturali. È possibile guardare una registrazione del programma. Un'altra disciplina "di moda" è l'osteopatia, per la quale è disponibile anche una vasta documentazione in lingua inglese.


4. Pseudoscienza e medicina

L'incomprensione su cosa sia veramente la scienza e come essa funzioni ha portato molte volte il pubblico a dar credito a cure spacciate come "scientifiche" ma prive di qualsiasi fondamento. Si tratta di terapie mirate spesso verso malattie gravi, e contro le quali non esistono ancora cure realmente efficaci, che fanno leva sulla disperazione dei malati e dei loro familiari. Ciascuna di queste cure percorre una sua parabola, che inizia invariabilmente con un accompagnamento in crescendo della grancassa mediatica (e qui ci sarebbe da dire qualcosa sulla preparazione, l'etica e la capacità di autocritica di "certo" giornalismo italiano), e si esaurisce a poco a poco nel nulla, con una residua e sparuta coda di "irriducibili" che di fronte alla evidenza continuano a parlare di "incomprensione" o di "invidia" del mondo scientifico, miope di fronte al genio del luminare di turno.
Il problema, in realtà, è proprio questo: di tanto in tanto qualche un esaltato, convinto della verità delle sue tesi, decide di saltare a piè pari tutte le fasi della sperimentazione cui normalmente qualsiasi terapia deve sottostare (per la verifica dell'efficacia e la sicurezza del paziente) e decide di applicare la sua intuizione direttamente sui pazienti, senza avere la minima prova che la sua idea funzioni effettivamente e che non danneggi i malcapitati che vengono utilizzati come cavie da esperimento.
Ed ogni volta si ripete il copione, con una parte dell'opinione pubblica che si schiera ottusamente con il profeta di turno, che promette il miracolo della guarigione, o magari, semplicemente non vuole "rubare la speranza" ai poveri malati, e contro la Scienza e il mondo accademico, accusati di non avere compassione, di essere ostili al nuovo, di voler difendere gli interessi economici di "Big Pharma".
Peccato che invece il più delle volte questi casi altro non sono che vere e proprie truffe, ancora più odiose perchè messe in atto contro soggetti deboli e disperati. Anche quando non ci fosse l'interesse economico, illudere questi malati e i loro familiari con promesse fasulle è uno degli atti più spregevoli che riesco ad immaginare.


5. Per un "giro" in libreria.

Le possibili scelte di lettura, anche limitandosi al campo della divulgazione scientifica, sono vastissime. Qui non ti consiglierò i migliori libri pubblicati, quelli più interessanti e belli, quelli più importanti che non possono mancare nella tua biblioteca. Semplicemente ti consiglierò alcuni dei miei libri, quelli che ho letto e ritengo meritevoli di segnalazione, senza nessuna pretesa di esaurire tutte le possibili proposte avanzate sul mercato editoriale.
È possibile che tra le mie scelte ci siano libri effettivamente importanti, che una persona appena interessata a questi temi non dovrebbe mancare di leggere. Ma è forse solo un modo altro modo per conoscermi meglio.