Indice degli argomenti
- Perchè fare divulgazione scientifica?
- Vivisezione
- Medicine "alternative"
- Pseudoscienza e Medicina
- Piccola biblioteca dalla parte della ragione
- Un'altra risorsa su Internet: il newsgroup it.scienza.medicina
1. Le ragioni di questo sito.
C'è bisogno di fare divulgazione scientifica? In Italia la cultura scientifica è percepita in modo distorto tanto dalla gente comune che dalla classe dirigente del paese. Quello che se ne coglie è l'aspetto "tecnico", utilitaristico, che fa uso di strumenti che in realtà hanno una efficacia "magica", che non viene veramente compresa. Capire "perché" la tecnologia funziona è già un passo avanti per comprendere razionalmente il mondo che ci circonda, ma non basta. Quello che conta è rendersi conto delle profonde implicazioni esistenziali che una vera comprensione della conoscenza e dei metodi di conoscenza scientifica comporta. E forse anche il minuscolo contributo che puoi leggere in questo sito può aiutare a fare un piccolo passo nella direzione giusta; in alternativa, nomi illustri del mondo scientifico italiano hanno firmato un manifesto che fotografa il triste stato della cultura e della informazione scientifica in Italia e rivendica una nuova e consapevole dignità e libertà per la Scienza.
- Perchè fare divulgazione scientifica?
- Il Manifesto del movimento "Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza"
2. Capire il perché della sperimentazione animale.
Sul Web esistono moltissimi siti ove gli attivisti dei
movimenti cosiddetti "antivivisezionisti", animalisti
ed ecologisti fanno sentire la loro voce, pretendendo
la completa abolizione di ogni forma di sperimentazione
sugli animali. Sulla rete è anche possibile
trovare molti riferimenti a istituzioni scientifiche,
mediche, universitarie, ove è possibile reperire
documenti ove si discute la validità etica e
scientifica dell'impiego degli animali nella ricerca
biomedica e si forniscono informazioni sulla
sperimentazione animale. Per moltissimo tempo,
tuttavia, il Web ha brillato per la completa assenza di
documenti in lingua italiana che divulgassero e
spiegassero le ragioni della Scienza. Per fortuna oggi
le cose stanno lentamente cambiando, e di fronte al
fondamentalismo e all'irrazionalismo di certa
comunicazione animalista è più facile
trovare voci capaci di dare una informazione razionale
e non emotiva, in lingua italiana, su questo dibattuto
argomento (puoi dare un'occhiata alla sezione "Collegamenti
interessanti" . Questo sito è nato
perchè nel 1997 non esisteva neanche un
documento italiano che parlasse della sperimentazione
animale dal punto di vista della scienza: e
così, con una esperienza di molti anni di
confronto con le tesi degli animalisti, decisi di dare
un mio piccolo contributo al dibattito. I due documenti
originale di allora sono cambiati ben poco,
perchè, nonostante siano trascorsi ormai quasi
quarant'anni dai miei primi dibattiti con gli
animalisti, le obiezioni mosse alla sperimentazione
animale sono sempre le medesime (e questo potrebbe
essere accettabile se si esamina la questione solo da
un punto di vista etico, ma intollerabile e assurdo se
si vuole attaccare la sperimentazione da un punto di
vista scientifico).
Se non fosse sufficientemente chiaro, negli articoli
che seguono non si vuole difendere la "vivisezione" ad
ogni costo, ma si vogliono dare alcune delle
giustificazioni in base alle quali i ricercatori e gli
scienziati di tutto il mondo non ritengono di poter
abbandonare completamente la sperimentazione sugli
animali.
Potete consultare tre documenti: il primo ha una impostazione
prevalentemente etica, mentre il secondo esamina la
questione da un punto di vista più prettamente
scientifico. C'è anche un terzo documento che esemplifica
il quadro -per la verità desolante- del
confronto con gli animalisti. Siete liberi di
riprodurre interamente o parzialmente il contenuto di
tali documenti, e di diffonderlo come e quando meglio
credete, a condizione di citare sempre la fonte e
l'Autore.
La lotta contro la "vivisezione" spesso si trasforma,
per gli animalisti, in una guerra contro la
farmacologia, accusata di aver provocato, in luogo di
benefici per l'umanità, morte e sofferenze.
Esiste una vera e propria "mitologia" degli animalisti,
che diffondono false leggende sui farmaci e la ricerca
farmaceutica.
In tempi più recenti abbiamo avuto modo di
leggere anche riflessioni più pacate
sull'argomento. Si tratta pur sempre di tesi
animaliste, sebbene "travestite" in modo da simulare
equidistanza tra gli argomenti degli antivivisezionisti
e la realtà della ricerca scientifica.
Poichè in più di un punto tali documenti
si riferiscono direttamente o indirettamente ai miei
scritti pubblicati su questo sito, ho ritenuto di
dedicare qui uno spazio ad
un commento.
- Le ragioni etiche della sperimentazione animale
- Le ragioni scientifiche della sperimentazione animale
- Il dibattito sulla sperimentazione animale
- I falsi miti degli antivivisezionisti
- I "diritti degli animali": aspetti giuridici e sociologici
- Collegamenti interessanti
3. Le terapie alternative sono davvero utili?
Le cure "dolci" vanno di moda. Molte persone sono alla
ricerca di una terapia "altra", che promette salvezza
ma anche calore umano, guarigione e comprensione. Le
terapie alternative fanno questa promessa, ma è
una promessa da marinaio: non possono garantire la
guarigione, se non per quelle malattie che già
di loro guariscono spontaneamente, ma "coccolano" il
paziente con attenzioni di cui certi medici (non tutti,
però!) non sono più capaci. Sul tema le
medicine alternative, che per certi loro aspetti
rappresentano una struttura con interessi commerciali
ed economici rilevanti, continuano a propinare bugie
alla opinione pubblica senza timore di smentite: chi si
rivolge all'alternativo e crede di averne tratto
giovamento è prontissimo a battere sulla
grancassa della propaganda, mentre i più, che
patiscono gli insuccessi delle pratiche non
convenzionali, preferiscono tacere, affinchè al
danno subito non si aggiungano anche le beffe. Ho
chiesto ad un collega di spiegare
perchè la gente si rivolge alle medicine
alternative; ed io stesso ho scritto
qualcosa in proposito, ma forse la domanda da fare
è un'altra: sono veramente efficaci? Su quali
presupposti si basano?
Potete consultare un esauriente articolo sulla omeopatia dei professori Giovanni
Federspil e Cesare Scandellari, della Facoltà di
Medicina dell'Università di Padova, che hanno
gentilmente acconsentito alla riproduzione su questo
sito di un loro scritto, originariamente pubblicato
sulla rivista "Federazione Medica", organo della
Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. In
questo magistrale ed interessantissimo articolo
l'omeopatia è esposta in quelle che sono le sue
origini, le sue teorie, i suoi presupposti, i suoi
metodi, ed analizzata e valutata in dettaglio.
Potete anche leggere la vera storia della memoria dell'acqua, un vecchio
"cavallo di battaglia" dei sostenitori
dell'omeopatia.
Una ricca serie di documenti critici sull'omeopatia può
essere reperita sul sito del CICAP, che creato un vero
e proprio punto di riferimento sull'argomento.
Spesso ci si rivolge alla fitoterapia, ritenendo che le
cure con le erbe "naturali" siano efficaci e poco o
nulla dannose; ma è proprio così? Ad
esempio, è certo che una panacea frequentemente
propagandata sulla rete, l'Aloe
vera, può avere effetti tutt'altro che
benefici. Dell'argomento si è occupata anche una
trasmissione televisiva del canale satellitare Sky
TG-24, MiaEconomia Week, che nella puntata del giorno 8
maggio 2005, nella quale sono intervenuto, si è
occupata di erbe, tisane e medicine naturali. È
possibile guardare una registrazione del programma.
Un'altra disciplina "di moda" è l'osteopatia, per la quale è
disponibile anche una vasta documentazione in
lingua inglese.
- Perchè il pubblico ricorre alle alternative? (1)
- Perchè il pubblico ricorre alle alternative? (2)
- Cos'è l'omeopatia
- La memoria dell'acqua
- Ancora sull'omeopatia
- La fitoterapia
- MiaEconomia, puntata dedicata alla fitoterapia, con la mia partecipazione
- Aloe vera
- Osteopatia
- La "sublussazione dell'atlante
4. Pseudoscienza e medicina
L'incomprensione su cosa sia veramente la scienza e
come essa funzioni ha portato molte volte il pubblico a
dar credito a cure spacciate come "scientifiche" ma
prive di qualsiasi fondamento. Si tratta di terapie
mirate spesso verso malattie gravi, e contro le quali
non esistono ancora cure realmente efficaci, che fanno
leva sulla disperazione dei malati e dei loro
familiari. Ciascuna di queste cure percorre una sua
parabola, che inizia invariabilmente con un
accompagnamento in crescendo della grancassa mediatica
(e qui ci sarebbe da dire qualcosa sulla preparazione,
l'etica e la capacità di autocritica di "certo"
giornalismo italiano), e si esaurisce a poco a poco nel
nulla, con una residua e sparuta coda di "irriducibili"
che di fronte alla evidenza continuano a parlare di
"incomprensione" o di "invidia" del mondo scientifico,
miope di fronte al genio del luminare di turno.
Il problema, in realtà, è proprio questo:
di tanto in tanto qualche un esaltato, convinto della
verità delle sue tesi, decide di saltare a
piè pari tutte le fasi della sperimentazione cui
normalmente qualsiasi terapia deve sottostare (per la
verifica dell'efficacia e la sicurezza del paziente) e
decide di applicare la sua intuizione direttamente sui
pazienti, senza avere la minima prova che la sua idea
funzioni effettivamente e che non danneggi i
malcapitati che vengono utilizzati come cavie da
esperimento.
Ed ogni volta si ripete il copione, con una parte
dell'opinione pubblica che si schiera ottusamente con
il profeta di turno, che promette il miracolo della
guarigione, o magari, semplicemente non vuole "rubare
la speranza" ai poveri malati, e contro la Scienza e il
mondo accademico, accusati di non avere compassione, di
essere ostili al nuovo, di voler difendere gli
interessi economici di "Big Pharma".
Peccato che invece il più delle volte questi
casi altro non sono che vere e proprie truffe, ancora
più odiose perchè messe in atto contro
soggetti deboli e disperati. Anche quando non ci fosse
l'interesse economico, illudere questi malati e i loro
familiari con promesse fasulle è uno degli atti
più spregevoli che riesco ad immaginare.
5. Per un "giro" in libreria.
Le possibili scelte di lettura, anche limitandosi al
campo della divulgazione scientifica, sono
vastissime. Qui non ti consiglierò i migliori
libri pubblicati, quelli più interessanti e
belli, quelli più importanti che non possono
mancare nella tua biblioteca. Semplicemente ti
consiglierò alcuni dei miei libri, quelli
che ho letto e ritengo meritevoli di segnalazione,
senza nessuna pretesa di esaurire tutte le possibili
proposte avanzate sul mercato editoriale.
È possibile che tra le mie scelte ci siano libri
effettivamente importanti, che una persona appena
interessata a questi temi non dovrebbe mancare di
leggere. Ma è forse solo un modo altro modo per
conoscermi meglio.
-
La mia
biblioteca (lavori in corso)