Attività professionale e scientifica
del Dott. Mario Campli
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2015
Gennaio 2015 - Il Vengo invitato a far parte del Gruppo di Lavoro per l'aggiornamento delle linee guida europee sull'approccio laparoscopico alle urgenze addominali. Il documento originale, pubblicato nel 2012 sulla rivista "Surgical Endoscopy" era il risultato della Consensus Development Conference svoltasi nel 2010 con la partecipazione delle principali società scientifiche italiane. Dopo cinque anni i partecipanti, con qualche avvicendamento, sono stati richiamati per aggiornare il documento alla luce della più recente letteratura scientifica internazionale. In quanto socio della Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), della Società Italiana di Chirurgia (SIC) e della Società Italiana della Chirurgia nell'Ospedalità Privata (SICOP), vengo chiamato a rappresentare queste Società nel gruppo multidisciplinare, al quale partecipano anche la Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e nuove tecnologie (SICE), la Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza e del Trauma (SICUT) e la World Society of Emergency Surgery (WSES). Sono relatore del tema "Pancreatite acuta" ed ho il piacere e l'onore di essere affiancato come revisore internazionale dal Prof. Ari Leppäniemi, dell'Università di Helsinki, uno dei maggiori esperti mondiali di pancreatite acuta grave
Giugno 2015 - A Brescia
dall'11 al 13 giugno, nell'ambito del Congresso
Nazionale della Società Polispecialistica
Italiana dei Giovani Chirurghi, si svolge il primo
incontro del Workgroup per l'aggiornamento delle linee
guida sull'approccio laparoscopico alle urgenze. Gli
specialisti convenuti esaminano e analizzano il
materiale raccolto, si confrontano sulla metodologia
utilizzata, discutono nel merito i singoli capitoli che
costituiscono l'update. Da questo lavoro scaturisce una
presentazione dei risultati preliminari che si tiene in
un'aula affollata nel secondo giorno del Congresso.


Partecipo al Congresso Nazionale ACOI. Nel corso dell'importante manifestazione scientifica, proficua occasione di incontro per i chirurghi italiani, oltre a seguire i lavori su molti interessanti argomenti in programma sono stato chiamato a moderare con il Dott. Luciano Landa, sotto la presidenza del Prof. Luciano Casciola, la Sessione Video pomeridiana della prima giornata congressuale, nella quale sono stati presentati numerosi filmati di chirurgia epato-biliare; ed ho partecipato in qualità di discussant alla Sessione "Less is more in chirurgia oncologica pancreatica", presieduta dal Prof. Gianluigi Melotti.
Il Congresso di Genova rappresenta anche l'occasione di effettuare un Consiglio Direttivo ACOI "in trasferta", e di proseguire in una cornice diversa da quella abituale, nella sede della Associazione a Roma, in via Costantino Morin, il proficuo lavoro di un gruppo di chirurghi che non è semplicistico nè riduttivo definire "brave persone", perchè hanno fatto dell'onestà, della trasparenza e della dedizione alla difesa e al miglioramento della nostra professione la loro missione, dalle giovani leve che si affacciano sul difficile panorama lavorativo odierno ai vecchi saggi che ancora tanto possono insegnarci con la loro esperienza e preparazione.

Settembre 2015 - Si svolge a Ferrara il XVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie, alla quale partecipo con un ruolo nella faculty. Infatti è a Ferrara che il Workgroup per l'update delle Linee Guida sull'Approccio Laparoscopico all'Addome Acuto presenta i risultati del suo lavoro, che esiteranno nella pubblicazione degli statements aggiornati su ciascuno dei capitoli che compongono la variegata definizione di "Addome Acuto". A me è affidata la relazione sulla pancreatite acuta. La presentazione esposta al congresso è visualizzabile qui di seguito.
Settembre 2015 -Si svolge a Milano il Congresso della Società Italiana di Chirurgia (SIC), "gemellato" con il Congresso della Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza e del Trauma (SICUT). In occasione di questo Convegno ancora una volta il Workgroup viene chiamato per illustrate, con metodo innovativo, le ragioni, il modo, i tempi da rispettare per il trattamento chirurgico (laparoscopico). Come nelle precedenti occasioni congressuali, intervengo per illustrare le linee guida dell'approccio laparoscopico alla pancreatite acuta.

La affollata sessione interattiva si conclude con
grande successo, e rappresenta il capitolo conclusivo
degli impegni congressuali per il 2015 del Gruppo di
lavoro per l'aggiornamento delle Linee Guida
sull'Approccio Laparoscopico all'Addome Acuto.
Il Consiglio Direttivo di ACOI indica l'approccio
laparoscopico all'addome acuto uno dei temi principali
del piano formativo 2016, in base al quale in tutta
Italia, i soci ACOI potranno inserire questo argomento
nel programma degli eventi regionali del Piano
Formativo.
Dicembre 2015
- Sul sito Internet "Quotidiano Sanità", organo
di informazione sanitaria on line, viene pubblicata una
mia
"Lettera al direttore" in risposta ad una
precedente lettera del medico legale Carmelo
Galipò. In breve, contesto al collega un modo di
considerare le cose, una "visione della realtà"
schierata con quella del mondo giuridico, che
sostanzialmente parla una lingua differente
da quella del medico (e dell'uomo
comune), realizzando una vera e propria
incomunicabilità tra i due mondi. Il problema
nasce per il diffuso e problematico sentimento di
insicurezza che oggi accompagna il chirurgo in camera
operatoria, sempre a rischio di essere oggetto di
procedimenti giudiziari che nella stragrande
maggioranza dei casi, visto l'esito dei processi,
risultano pretestuosi. Naturalmente il rischio di
finire in Tribunale, anche con la relativa certezza di
"cavarsela", ha un prezzo che si paga con la
serenità, con i premi sempre più alti
delle polizze di assicurazione e con i conti salati
degli avvocati, e non resta senza conseguenze: la
medicina "difensiva" e addirittura la medicina
"omissiva" o la medicina "dell'osservanza giuridica"
diventano strategie normali di tanti colleghi che non
vogliono barattare la tranquillità futura loro e
delle loro famiglie con l'esecuzione di interventi
chirurgici rischiosi o pericolosi, magari effettuati in
condizioni non ottimali e senza alcuna prospettiva di
gratificazione. Questo stato di cose va risolto in
qualche modo; se bastasse il buonsenso, bastebbe
chiamare in giudizio i chirurghi solo quando commettono
errori documentabili, e non ogni volta che l'esito di
un intervento è rappresentato da un danno
più o meno grave per il paziente, danno che,
però, può dipendere da altri fattori,
cause e concause magari nessuna delle quali è
passibile di essere controllata dal chirurgo.
A questa lettera il Dott. Galipò ha dato a questa lettera un seguito sul suo sito: di seguito, sulla stessa pagina la mia replica ed altri commenti.
Dicembre 2015 - Congresso regionale ACOI Lazio - Viterbo