La morfina
"Sebbene la morfina produca eccitazione dei gatti, essa
ha l'effetto opposto, sedativo, sulle persone, nelle quali, per di
più, produce una contrazione delle pupille [nei gatti si
verificherebbe una dilatazione, NdR]. Fortunatamente questo farmaco fu
scoperto grazie a studi sull'uomo e solo in seguito venne testato
sugli animali."
Robert Sharpe - Science on Trial. The Human Cost of Animal
Experiments
Esiste un articolo(1) che descrive gli esperimenti eseguiti per controllare gli effetti di un tranquillante maggiore, la clorpromazina, sugli effetti eccitatori prodotti nei gatti da alte dosi di morfina. 3 mg/kg di peso corporeo di morfina non causano alcuna eccitazione nel gatto, ma dosi da 5 a 10 mg/kg producono una media eccitazione, e 20 mg/kg determinano una marcata eccitazione. Queste dosi di morfina sono straordinariamente maggiori rispetto a quelle usate per produrre l'analgesia nei pazienti umani (10 mg, cioè 0.1-0.2 mg/kg)(2). Ad un simile dosaggio la morfina produce analgesia senza alcun effetto eccitatorio anche nei gatti(3).
Non è sorprendente che l'iniezione di una dose 50-200 volte superiore a quella che produce effetti analgesici causi eccitazione nel gatto, dal momento che questo accade anche nell'uomo. Alte dosi di morfina producono effetti eccitatori dovuti alla inibizione del rilascio del neurotrasmettitore inibitorio GABA. In alcuni individui, spesso in età giovanile, la morfina può provocare insonnia, delirio, agitazione, convulsioni, a dosaggi solo moderatamente maggiori di quelli normalmente richiesti per la analgesia(2,4).
Le pupille ristrette, "a punta di spillo", sono un sintomo caratteristico della assunzione di morfina, ma a dosi elevate, quando subentra asfissia, si può verificare una dilatazione delle pupille(2).
È quindi evidente che gli effetti della morfina sul gatto non sono peculiari. Se vengono somministrate dosi paragonabili, gli effetti della morfina differiscono assai poco tra le diverse specie, e simili differenze possono essere osservate occasionalmente anche tra diversi individui della stessa specie.
- Sturtevant FM, Drill VA - Nature, 179: 1253 (1957)
- Goodman & Gilman - The Pharmacological Basis of Therapeutics, 8th Edition (1990)
- Davis LE, Donnelly EJ - J Am Vet Med Ass, 153: 1161 (1968)
- Wingard LB, Brody TM, Larner J and Schwartz A - Human Pharmacology (1991)