Morbillo, varicella e parotite epidemica:
malattie da non sottovalutare.

di Mario Campli


Chi promuove crociate contro le vaccinazioni spesso si giustifica con l'argomento che i rischi e i pericoli determinati dalla vaccinazione sono sproporzionati alla scarsa gravità delle malattie che dovrebbero prevenire. È il caso del morbillo, della rosolia e della parotite epidemica (più nota come "orecchioni"), tre malattie virali relativamente comuni e percepite dall'opinione pubblica come ad andamento benigno. Così è, per lo più, nella maggior parte dei casi; ma non sempre.

Il morbillo, ad esempio, è più grave di quello che si pensa comunemente: provoca convulsioni in 1 caso su 100, otite in 2-8 casi su 100, bronchiolite e/o polmonite in 3-10 casi su 100. In 1 caso su 1000 il morbillo è complicato da una encefalite che può condurre a morte o a danni neurologici permanenti.
E non si deve credere che questo accada solo nei paesi del terzo mondo: una recente epidemia di morbillo che ha contagiato decine di migliaia di bimbi nell'Italia meridionale -soprattutto a Napoli- nel 2002, ha provocato almeno una ventina di casi di encefalite e sette morti, come ampiamente riportato sulla stampa nazionale del periodo.

La rosolia può essere complicata da encefalite in 1 caso su 5000; si può associare a riduzione del numero delle piastrine nel sangue, con conseguenti manifestazioni emorragiche. Se l'infezione è contratta in gravidanza, il bimbo nel grembo materno si può infettare (rosolia congenita) ed avere come conseguenza aborto o gravi malformazioni congenite (cataratta, sordità, microcefalia, ritardo mentale, cardiopatie).

Complicanze possibili della parotite epidemica sono la meningite, la pancreatite, sordità per danno del nervo acustico. Se contratta dopo la pubertà, la parotite può causare infiammazione dei testicoli e delle ovaie, con conseguente sterilità.

Queste malattie si trasmettono molto facilmente per via aerea: colpi di tosse, starnuti, goccioline microscopiche di saliva (gocciole di Pflügge che restano sospese nell'aria quando si parla) diffondono i virus, altamente contagiosi, che possono provocare epidemie.
Allo stato attuale non esistono farmaci per curarle. La vaccinazione è l'unico modo per evitare queste malattie e le loro complicanze.

Il vaccino MPR è composto dai virus vivi ed attenuati del morbillo, rosolia, parotite. Essendo attenuati, questi virus non provocano la malattia, ma stimolano nell'organismo umano la produzione di anticorpi, cioè sostanze attive in grado di difenderlo dalle tre malattie. Il vaccino è molto efficace perchè stimola la produzione di anticorpi: antimorbillo nel 95%, antirosolia 95%, antiparotite 80%. È ben tollerato anche da chi abbia già superato una delle tre malattie o è stato vaccinato per una sola delle tre malattie; in questo caso si limita a rinforzare e prolungare la protezione immunitaria esistente.

A volte, un piccolo numero di soggetti, 10%, dopo la vaccinazione, può manifestare i sintomi della malattia, ma in forma molto leggera: febbre, esantema (eruzione cutanea), lieve ingrossamento delle ghiandole salivari e linfatiche. In rari casi (1/30.000) si può verificare riduzione del numero delle piastrine nel sangue. In rarissimi casi, 1/1.000.000 di dosi somministrate, si possono manifestare complicazioni quali l'encefalite, ma con una frequenza molte volte inferiore rispetto a quella provocata dalla malattia naturale. Le controindicazioni sono rare e saranno attentamente valutate dal medico di famiglia e dal personale sanitario addetto alla vaccinazione.

Rifiutare le vaccinazioni espone a dei rischi: negli anni '70 in Inghilterra si interruppe la vaccinazione antipertosse perché il vaccino aveva provocato due casi di meningite. Nei cinque anni successivi vi furono 60 morti per pertosse e le vaccinazioni furono riprese! Negli anni dell'introduzione del vaccino antiepatite, in Francia si sparse la voce che esso provocava la sclerosi multipla e la vaccinazione fu sospesa per sei mesi, il tempo necessario per appurare che tra i vaccinati i casi di sclerosi multipla erano INFERIORI a quelli dei non vaccinati! Questa sospensione è costata alla Francia almeno un migliaio di tumori epatici negli anni successivi.

Mario Campli
Medico Chirurgo
Specialista in Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso